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Nella valle del torrente Boite, alla quota di 910 m sul
livello del mare, troviamo Vodo di Cadore, tra i massicci dolomitici del Pelmo
e dell'Antelao, a meno di due ore d’auto da Venezia. Il territorio dove sorge è
definito anche d' "Oltrechiusa", perché si trova a monte del forte
della "Chiusa" di Venas di Cadore. Vodo di Cadore (ladino Guodo) gode di un'ottima posizione
geografica che lo vede vicino alle stazioni sciistiche di Cortina d'Ampezzo e
San Vito di Cadore e, allo stesso tempo, adagiato lungo una tranquilla sponda
verde. Il paese, inoltre, è noto per aver dato i natali nel 1845 al fondatore del Gazzettino, Gianpietro Talamini,
la cui casa d’origine si trova lungo la via centrale e a cui è dedicato il
rifugio che si trova sul versante del monte Pelmo, a quota 1.582 m.Gli sport praticabili in questo territorio spaziano dalla
mountain bike, dove la ciclabile “La Lunga Via delle Dolomiti” rimane il
percorso preferito da ospiti italiani e stranieri, all'escursionismo estivo,
con sentieri di diversi livelli di difficoltà. Le escursioni a piedi d'estate e
con le racchette da neve d'inverno sono numerose: si può arrivare ai piani di
Ciauta, al rifugio Talamini, al rifugio Venezia, al Becco di Cuzze.Il paese di Vodo è adagiato tra i massicci dolomitici dell'Antelao (3264 m) e del Pelmo (3168 m), che favoriscono la vocazione turistica della valle. Vodo è attraversato dalla SS 51 d'Alemagna. Dall'abitato di Vinigo è possibile raggiungere il vecchio mulino, lungo una
strada semplice e pianeggiante, oppure percorrere i più impegnativi sentieri
per i rifugi Galassi e Antelao, ricongiungendosi con le Altevie 4 e 5.
E, dopo un'intensa giornata di sport, è impossibile non lasciarsi conquistare
dai sapori di montagna: la cultura della ristorazione è infatti un elemento che
contraddistingue Vodo, rendendola meta di palati raffinati.